Quali sono i migliori mini microfoni usciti questo mese. Descrizione dettagliata di questa particolare tipologia di microfono, come funzionano e come scegliere quelli adatti alle proprie esigenze.
I mini microfoni sono sempre più diffusi
I mini microfoni con clip per smartphone sono sempre più diffusi in tutti gli ambiti. Si tratta sostanzialmente dei cosiddetti microfoni lavalier, che si attaccano sui vestiti ed hanno un filo che si va ad inserire nello smartphone in tasca o al trasmettitore.
Vi sono marche molto conosciute ed altre un po’ meno che offrono dispositivi di grande qualità. Un mini microfono è ideale per la registrazione di una voce o l’utilizzo a mani libere. Si tratta di un piccolo microfono che può essere sovrastato da un parabrezza protettivo, e va attaccato ai vestiti della persona che lo deve usare.
Ovviamente hai già visto questo tipo di dispositivo quando guardi la TV e osservi le giacche delle persone che parlano durante tutti i tipi di spettacoli.
Molto discreti, questi piccoli dispositivi sono generalmente posizionati sul colletto di una camicia o di una maglietta per rimanere abbastanza vicini alla bocca e catturare i suoni che ne escono. In effetti, più sono posizionati lontano dalla bocca, più i rumori ambientali e quelli di sottofondo verranno rilevati e potrebbero danneggiare la registrazione.
Il microfono con clip è solitamente collegato a un trasmettitore che si bloccherà sul retro della cintura, nella tasca o all’interno della giacca. L’obiettivo è rimanere discreti. Esistono anche versioni wireless per una libertà ancora maggiore. Le loro dimensioni li rendono facili da nascondere su un attore, presentatore o intervistato.
Alcuni si collegano direttamente al cellulare, quindi puoi chiedere alla persona che indossa il microfono di metterlo in tasca e nulla apparirà fuori dal comune. L’unico aspetto negativo importante è la minaccia del frusciare dei vestiti.
I mini microfoni da battaglia non costano cari
Un mini microfono ben nascosto di solito trascorre il suo tempo di registrazione sepolto sotto strati di abbigliamento e qualsiasi movimento da parte di chi lo indossa produce un suono inutilizzabile.
Esistono strumenti progettati per ridurre questo fenomeno, alcuni dei quali funzionano molto meglio di altri, quindi verificali se vuoi mantenere le cose professionali.
Più spesso che in tasca, i mini microfoni sono collegati al ad un trasmettitore sulla cintura, che di solito è posto in maniera che non venga visto dagli spettatori.
È il caso di spettacoli teatrali, interviste televisive e altro. La soluzione di collegare direttamente i mini microfoni allo smartphone è pratica, ma bisogna fare attenzione ai fruscii e la qualità di registrazione non sarà certo allo stesso livello di un microfono professionale collegato al trasmettitore. In questo settore nulla vale quanto il prezzo direttamente proporzionale alla qualità.
Evidentemente per registrazioni amatoriali qualche fruscio non dà nessun fastidio, ma in televisione oppure alla radio non si può sentire. Vi sono molte protezioni che impediscono ai mini microfoni di recepire rumori di fondo indesiderati ed anche queste sono proporzionale alla qualità, ovvero più ce ne sono e più costa l’apparecchiatura.
Un microfono da battaglia per captare le registrazioni al volo quando capita, ha un prezzo decisamente abbordabile, ma se si sale di qualità c’è da spendere grosse cifre. Anche per quel che riguarda gli articoli entry-level, la qualità sarà sempre e comunque superiore rispetto alla registrazione diretta con lo smartphone.
I microfoni hanno una storia antica
Il desiderio di amplificare la voce umana è da sempre insito nell’uomo, ancor prima che l’idea di utilizzare un microfono per la registrazione del suono venisse in superficie. I primi tentativi di amplificazione potrebbero essere più facilmente classificati come megafoni primitivi piuttosto che microfoni.
Si tratta di maschere drammatiche indossate nell’antichità greca dagli attori dei famosi anfiteatri del paese. Avevano becchi sporgenti che aumentavano la risonanza vibratoria della voce di un attore per proiettarlo ulteriormente attraverso il pubblico. Il vecchio metodo di inscatolamento con stringa fu il successivo sviluppo della tecnologia, arrivando per la prima volta 2.200 anni dopo le maschere greche.
Quindi, è arrivato il telefono di Alexander Graham Bell, usando un diaframma sospeso in una soluzione acida per trasmettere le vibrazioni della voce umana a una distanza elettrificata. Un anno dopo, nel 1877, David Edward Hughes ha inventato il suo microfono al carbonio, brevetto rubato da Thomas Edison.
Ne conseguì una lunga battaglia legale che vinse Edison, e il microfono iniziò il cammino della modernità quando, nel 1916, è uscito il primo microfono a condensatore su cui si basano tutti i microfoni attuali.
L’uso di un microfono da bavero, o più raramente chiamato microfono lavalier, è molto più standardizzato con l’arrivo di smartphone e altri dispositivi che sono sempre più efficienti in termini di immagine. Quando presti la massima attenzione alla qualità di rendering di un video o in genere desideri essere accompagnato dall’immagine.
È con questo in mente che nasce il microfono lavalier, che viene utilizzato sempre più nel settore smartphone e tablet. Per quanto riguarda una piccola clip sui vestiti della persona, l’aspetto è molto più discreto rispetto a un microfono classico.
Come sono fatti i mini microfoni senza fili
Tanto per cominciare i mini microfoni senza fili hanno una batteria. La prima operazione da fare è caricarla completamente per almeno tre ore prima di usare l’apparecchio per la prima volta.
A volte le batterie hanno un minimo di carica, ma la prima volta va comunque caricata per un minimo di tre ore per renderla efficiente in seguito. Per avviare la comunicazione wireless accendi il microfono e premi il tasto di funzione per qualche secondo. Quando la funzione wireless è attivata, un segnale sonoro dovrebbe avvertire. Si può trattare di una melodia o di un bip.
Di solito i mini microfoni senza fili hanno una luce lampeggiante che indica che sono in funzione ed è possibile trasmettere segnale audio mediante il microfono.
Per avviare una comunicazione wireless bisogna associare il microfono ad uno o più dispositivi ed il metodo è variabile a seconda del modello. Il sonoro può andare verso un computer, un tablet oppure uno smartphone per essere acquisito e registrato.
In genere c’è un pulsante che consente di passare da un dispositivo all’altro alternativamente. Una volta terminata la registrazione, premere il tasto funzione per alcuni secondi in modo da spegnere il microfono. Il LED lampeggia per un po’ rapidamente e poi si spenge.
